I Festival dedicato alla sperimentazione
presso
piazzale Curiel 26
dall’associazione culturale modenese LaRoseNoire.
Da questo concetto di atmosfera, come luogo incolore che si costruisce attraverso l'unanime respiro di ogni cosa, prende il nome il Festival "Nuvole d'Azoto" riferendosi all'elemento chimico che costituisce in gran parte la nostra atmosfera sia
all'Azoth degli alchimisti.
Il termine azoto, riferito all'omonimo gas, deriva dal francese azote, coniato da Lavoisier nel 1787 come parola composta da alfa privativa e zoé che in greco significa Vita, perché egli constatò che la respirazione e quindi la vita, così come la conosciamo, sono impossibili in un'atmosfera d'azoto.
Interessante è l'origine di un altro termine riferito all'elemento chimico in questione: Nitrogeno è infatti una voce composta dalle parole greche nìtron ossia (sal) nitro e génos che significa nascita, in linguaggio chimico dunque "che produce (sal) nitro".
Nel nome del festival c'è la doppia allusione all'elemento chimico numero 7, al suo consistente aumento nell'ambiente a causa di innumerevoli impieghi, alle possibili modificazioni della vita sul pianeta e alla conservazione artificiale della medesima che alla sostanza eterea degli alchimisti.
Un Universo dove non esistono contrasti ma soltanto interazioni, dove tecnologia e ambiente si sposano in perfetto equilibrio, dove non esiste conflitto tra l’uomo e le cose che lui stesso ha costruito (le macchine e la civiltà industriale ad esempio), le cose che gli servono per vivere ogni giorno e che sono parte stessa del suo pensiero e attualmente anche del suo corpo.
Un universo dove l’arte e la scienza sono il frutto di un pensiero libero, non condizionato; dove l’appagamento dei sensi deriva dal profondo connubio del sapere con l’essere.
Attraverso le immagini, i suoni, le sensazioni evocate durante questo evento entreremo in una dimensione nuova eppure presente non ancorata alla nostalgia di un passato, il più delle volte fantasticato, né all’ansia di un futuro sfuggente e improbabile: il mondo dell’eterno presente dove la felicità è ora e sempre davanti ai nostri occhi.
Alio Die alias Stefano Musso, artista milanese, ha iniziato a comporre musica ambient-elettronica con lo pseudonimo Alio Die fin dal 1989, elaborando e miscelando suoni di varia natura. Da allora ha realizzato più di venticinque CD, in parte autoprodotti attraverso la sua etichetta Hic Sunt Leones, in parte editi da labels specializzate, italiane e statunitensi (Amplexus, Eibon, Hypnos, Heart of Space / Fathom, Projekt…). Negli ultimi anni ha collaborato con vari artisti, molti dei quali di fama internazionale. Tra essi ricordiamo Robert Rich (USA), Vidna Obmana (Belgio), Mathias Grassow (Germania), Nick Parkin (UK), Yannick Dauby (Francia), Amelia Cuni, Raffaele Serra, Ora (UK), Antonio Testa. La musica di Alio Die, caratterizzata da suoni acustici ed evocativi manipolati e trattati elettronicamente, costruisce intimi paesaggi sonori legati al mistero ed alla liricita' della vita e della natura.
Suoni e rumori naturali ed acustici, trattati e rielaborati con apparecchi digitali e multieffetti, sono integrati in un contesto meditativo e spirituale, che spesso diviene simile ad una preghiera.
www.aliodie.com
Xabec è il progetto del musicista e musicoterapeuta tedesco Manuel G. Richter che dal 1997 ha prodotto sotto questo pseudonimo numerose composizioni sperimentali di musica elettronica e acustica abbinate insieme.
Il materiale prodotto da Xabec è pura esperienza sonora e rifugge da qualsiasi classificazione di genere e di mercato. Dal 2002 il progetto Xabec è prodotto dalla label tedesca Hands, nota per il design minimale ed essenzialista.
Il suono prodotto da Xabec durante le esibizioni dal vivo è immediato e costruito sul momento dal musicista che interagisce in tempo reale con i propri mezzi. Tuttavia la preparazione tecnica e l’esperienza di Richter lasciano poco all’improvvisazione: nonostante il musicista si prefigga di non avere mai l’assoluto controllo sul tipo di risultato sonoro durante le esibizioni ciò che ne esce è sempre valido e interessante mai casuale o superficiale.
Dal 2005 Manuel Richter è collaboratore di Anne Clark la nota musicista tedesca, tutt’ora attiva, che negli anni 80 aprì un varco fondamentale verso i nuovi orizzonti della musica elettronica e sperimentale odierna.
www.xabec.com
Dal 2004 Ab Ovo è prodotto dalla label teutonica Ant-Zen
leader nel settore della musica elettronica d’avanguardia.
http://abovo.free.fr/
Mimetic (CH)
Mimetic è il progetto solista di Jerome Soudan, musicista e compositore eclettico dotato di un vivo spirito avanguardista e innovatore.
Cresciuto come musicista con un educazione di stampo classico Jerome Soudan si è avvicinato col tempo alla musica contemporanea e sperimentale abbinando suoni orchestrali a elementi d’ambientazione elettronica.
Attivo sin dagli anni 80 Soudan ha alle spalle una lunghissima carriera che lo vede organizzatore di festival a Parigi e a Berlino, autore teatrale, percussionista classico in vari ensemble di musica contemporanea, musicista d’avanguardia nell’ambito della scena elettronica e industriale internazionale…
Per l’occasione Mimetic presenterà una performance d’ascolto che unirà i suoni più innovativi dell’elettronica a percussioni acustiche e parlato. Tutti i live di Mimetic sono accompagnati da suggestivi video d’arte che danno all’esibizione il carattere di un immaginario cinematografo nel quale si proiettano libere le fantasie degli spettatori.
www.darksite.ch/mimetic/
Voci di piante
[sounds coming from living leaves]
Novità!
e con
Mirco Martelli e Marco Grosso
suoni ed effetti speciali
Novità!
Con il biglietto di Nuvole d'Azoto
entri Gratis all'after-party
che si terrà presso
ARCI Made Club
Via Vittorio Veneto, 4
41018 San Cesario sul P. (MO)
con la musica di dj F.L.A e Janesconference
ambient - post rock - idm
80's - wave -
indie - electronica